Linguaggio inclusivo: parole da evitare e da usare quando si descrive una disabilità

Quando si comunica con una persona disabile o si parla di essa, bisognerebbe seguire delle linee guida di base. Quando si utilizza la parola “disabili”, si sta descrivendo un gruppo di persone; quindi, la terminologia “persone disabili” è quella corretta, mentre “i disabili” potrebbe apparire offensivo. Tuttavia, molte persone sorde si considerano parte della “comunità dei non udenti”, ma possono descriversi come “Sordi” con la S maiuscola per enfatizzare la loro identità.

Bisogna poi evitare le etichette mediche in quanto dicono poco delle persone come individui e tendono a rafforzare gli stereotipi delle persone disabili come “pazienti” o malati.

Non bisogna fare automaticamente riferimento alle “persone con disabilità” in tutte le modalità comunicative: molti di loro che necessitano di prestazioni e servizi per disabili non si identificano con questo termine. Prendere, invece, in considerazione l’utilizzo di “persone con condizioni di salute o menomazioni” se appare più appropriato.

Evitare frasi come “soffre di” che suggeriscono disagio, dolore costante e senso di disperazione. Le persone su sedie a rotelle non possono considerarsi “limitati” ad essa: provare invece a considerarle come un aiuto alla mobilità.

La maggior parte dei disabili è a proprio agio con le parole usate per descrivere la vita quotidiana. Le persone che usano la sedia a rotelle amano sentirsi dire “fanno passeggiate” e le persone con disabilità visive sono molto felici quando si sentono dire “sono contento di vederti”. Una perdita di valore può significare solo che alcune cose vengono fatte in modo diverso.

Le frasi comuni che possono associare menomazioni a cose negative dovrebbero essere evitate, ad esempio “sordi alle nostre richieste”.

Parole da usare ed evitare

Evitare le parole passive e vittimistiche. Usare un linguaggio che rispetti le persone disabili come individui attivi con controllo sulla propria vita. Ecco un elenco delle parole da evitare e la loro terminologia corretta:

  • Da evitare: Handicappato, disabile; da usare: persone disabili.
  • Da evitare: afflitto da, soffre di, vittima di; da usare: ha (seguito dal tipo di disabilità).
  • Da evitare: confinato su una sedia a rotelle, relegato su sedia a rotelle; da usare: utente su sedia a rotelle.
  • Da evitare: handicappato mentale, mentalmente carente, ritardato, subnormale; da usare: con difficoltà di apprendimento.
  • Da evitare: paralizzato, invalido; da usare: persona con disabilità o persona disabile.
  • Da evitare: spastico o spastica; da usare: persona con paralisi cerebrale.
  • Da evitare: malato di mente, pazzo; da usare: persona con una condizione di salute mentale.
  • Da evitare: sordo e muto, sordomuto; da usare: sordo, persona con problemi di udito.
  • Da evitare: cieco; da usare: persone con disabilità visive, persone cieche, persone non vedenti e ipovedenti.
  • Da evitare: un epilettico, un diabetico, un depresso e così via; da usare: persona con epilessia, diabete, depressione o qualcuno con epilessia, diabete, depressione.
  • Da evitare: nano; da usare: qualcuno con crescita limitata o bassa statura.

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