Il Disability Pride Onlus arriva a Roma: appuntamento per il 15 luglio

Disability Pride Onlus

“Sono felice di ospitare un convegno esclusivamente dedicato alla civiltà, la quale deve essere in grado di accogliere il numero crescente di individui disabili. L’inclusione deve essere un diritto sacrosanto”. E’ quanto affermato dal senatore Edoardo Patriarca durante l’incontro organizzato il 5 luglio presso la sala Caduti di Nassirya.

All’evento hanno partecipato moltissimi rappresentati di organizzazioni che lottano affinché i diritti dei disabili vengano rispettati. Un nuovo appuntamento, questa volta sotto forma di manifestazione, è fissato per il 15 luglio: un corteo percorrerà il centro storico della capitale fino ad arrivare a Piazza del Popolo, dove ci saranno spettacoli serali e interventi per rivendicare i diritti dei disabili. L’evento è stato organizzato dal Disability Pride Onlus, grazie soprattutto al lavoro dell’avvocato Dario Dongo e dei suoi collaboratori.

Ma quali sono le sfide che devono affrontare le persone disabili nel nostro paese? Oltre alle contingenti difficoltà di deambulazione per le persone che soffrono di disabilità motoria temporanea e permanente, in Italia le norme in vigore e la loro applicazione sono ancora relegate nell’angolo più remoto possibile. Urgono investimenti per abbattere quelle barriere architettoniche e culturali che troppo spesso hanno funestato la già difficile vita quotidiana che devono sopportare molti disabili.

Dario Dongo ha fatto vedere delle immagini in cui sono palesemente riprese queste barriere fisiche che, col tempo, diventato anche mentali. Università di Bari, Modena, Napoli, Viterbo, CTO di Roma, rappresentano la vergogna che molti rifiutano ancora di ammettere. Il viale di accesso alle strutture è molto ripido ed è impossibile per un disabile su una sedia a rotelle percorrerlo in totale autonomia. Oltre a queste, altri siti sono inaccessibili, come l’Ufficio centrale delle poste italiane a Roma e l’ingresso principale dell’ASL 3; in entrambe, il posizionamento dei blocchi crea una barriera insormontabile.

Per non parlare poi dell’unica piscina di Roma provvista di sollevatori per disabili: quella delle Rose presso il quartiere dell’Eur, la quale non dispone neanche di copertura per accogliere le persone durante la stagione invernale.

Altra situazione catastrofica è quella delle spiagge. Quasi tutte sono inaccessibili, fatta eccezione per La Madonnina. Purtroppo, attualmente è chiusa per questioni burocratiche. Ci sono alcuni stabilimenti indicati come accessibili ai disabili, tra cui quello gestito dall’associazione AVAD presso Tarquinia Lido; ma, da un controllo effettuato recentemente, non sono presenti le passerelle indispensabili per attraversare la spiaggia. I fondi per sopperire a questa mancanza latitano ad arrivare.

Sono tante le barriere sparse ovunque e per parlarne non basterebbe un semplice articolo: ci vorrebbe un libro intero. Laura Coccia, atleta paralimpica ed ex parlamentare, ha quindi dichiarato: “Il lavoro fatto negli ultimi anni non è bastato. La lotta per l’inclusione non deve fermarsi, le leggi devono essere applicate e gli investimenti attuati. Le persone disabili hanno il sacrosanto diritto di accedere nelle strutture pubbliche e private. Basta vane promesse, bisogna passare ai fatti”.

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