Dislessico reinventa l’apprendimento grazie alle nuove tecnologie

James Northridge

James Northridge

James Northridge è un uomo di 36 anni che vive a Cloyne, piccolo villaggio a sud-est dell’abitato di Midletonn nella parte occidentale della Contea di Cork, Irlanda. Quando iniziò ad andare a scuola, gli venne diagnosticata la dislessia. Dopo anni di lotta contro questo e altri disturbi (deficit di attenzione e iperattiva), fu alla fine costretto ad abbandonare l’università.

Ma non si arrese. Nel 2014, presso l’University College di Dublino, riuscì a laurearsi e ad ottenere un Master in Studi sulla riabilitazione e la disabilità. Successivamente riuscì anche ad ottenere una borsa di studio triennale presso l’University of Massachusetts Medical School di Boston.

Ma cosa ha di speciale quest’uomo? Il merito di aver creato una tecnologia che supporta i bambini con disabilità a scuola, consentendo loro di godere appieno dell’istruzione. Non c’è dubbio che la sua esperienza personale è stata per lui un’ispirazione.

Fin dal 2014, James iniziò a lavorare su UrAbility, una tecnologia di assistenza in grado di reinventare il modo in cui genitori ed educatori supportano i bambini con disabilità e che migliora l’esperienza di apprendimento con un modello di formazione e supporto online. La piattaforma di UrAbility utilizza algoritmi per assegnare automaticamente corsi online e fornire consulenza su tecnologie di assistenza basate sulle capacità tecniche, sulla lingua parlata e sulla posizione dell’utente.

Da allora UrAbility è stata supportata dal IGNITE dell’University College Cork, dove James è stato recentemente premiato.

In una recente intervista, James ha spiegato l’ispirazione alla base della sua applicazione: “La mia esperienza a scuola, ossia di non essere bravo a leggere e scrivere, è stata la mia ispirazione chiave per creare UrAbility. Nella scuola primaria e secondaria, conta davvero cosa pensano i tuoi compagni. A volte, ero un po’ imbarazzato quando cercavo di sconfiggere la dislessia. A dire la verità, durante la scuola elementare il mio handicap non mi dava troppo fastidio, ma quando poi sono arrivato al primo anno di scuola secondaria e ho iniziato a non superare gli esami, la situazione è totalmente cambiata. Non mi piaceva quella sensazione in cui mi sentivo stupido e non abbastanza bravo. Con UrAbility, volevo minimizzare qualsiasi sentimento negativo verso gli altri studenti che stanno vivendo la stessa esperienza. Se riesco a rendere la scuola migliore per un bambino, è personalmente una grande vittoria”.

James ha poi spiegato come la sua esperienza positiva con gli strumenti di assistenza gli ha permesso di iniziare a avere successo nell’istruzione: “Nel secondo anno di scuola secondaria, il mio insegnante di scienze mi ha chiesto di dettargli le risposte per un esame. Questa cosa mi ha permesso di avere successo. Mi ha insegnato che, quando si hanno gli strumenti giusti, si può aggirare qualsiasi ostacolo”.

Alla domanda sullo scopo principale di UrAbility, James ha dichiarato: “Il nostro obiettivo principale è migliorare l’esperienza degli studenti a scuola per continuare a studiare. I bambini hanno bisogno di divertirsi imparando e, se lo apprezzeranno, continueranno a imparare. Se l’alfabetizzazione e la matematica sono difficili, l’esperienza scolastica diventa abbastanza complessa. Invece, con il giusto supporto e la tecnologia, la scuola può essere un’esperienza molto positiva e responsabilizzante”.

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