Sulla questione vaccini, rispetto alla quale si sta registrando una certa diffidenza da parte delle famiglie, non si è mai troppo prepaati. Per conoscere al meglio la percezione che la gente ha di questo questione e per far fronte alle molte domande che i genitori sono soliti porsi, il SiMPeF-Sindacato Medici Pediatri di Famiglia, ha messo a punto un’indagine conoscitiva.
Lo studio, intitolato “Dottore, voglio vaccinare il mio bambino”, è stato realizzato dall’istituto Nextplora su incarico di SiMPeF-Sindacato Medici Pediatri di Famiglia, organizzazione che raggruppa più di 1.200 professionisti di tutta Italia (ma concentrati in particolare in Lombardia).
L’indagine ha quindi preso in esame la regione Lombardia, in cui sono state intervistate 400 mamme aventi figli in età pediatrica. E quello che ne è emerso, è molto interessante: la quasi totalità delle mamme, il 94%, ritiene che sia importante vaccinare il proprio bambino e, fatta eccezione per il vaccino contro l’influenza stagionale, per il resto considera molto utili – se non proprio fondamentali – tutti gli altri vaccini.
Un altro dato da rilevare riguarda il ruolo del pediatra, ritenuto la prima fonte di informazione su questo argomento: il 78% delle intervistate si avvale della consulenza del pediatra sulla questione vaccini, mentre il 91% lo ritiene quale fonte più autorevole sull’argomento.
A conferma della fiducia nel medico di famiglia, il fatto che il 64% delle mamme intervistate dica chiaramente che gradirebbe che fosse il pediatra di famiglia a vaccinare il proprio figlio, è sintomatico del fatto di come, anche solo cambiando le regole su “chi vaccina”, il ricorso alla medicina tradizionale potrebbe ritornare a crescere come un tempo. In fondo, le mamme si fidano più del pediatra perché è lui la persona che, conoscendo la storia clinica del bambino, saprebbe scegliere il momento ideale per la vaccinazione e intervenire in maniera efficace nel caso in cui dovessero sorgere eventuali effetti collaterali.