Una persona disabile che soffre di malattie psichiche può ottenere la patente B, a prescindere dal grado di invalidità civile ottenuta o dalla presenza di eventuali handicap.
In presenza di disturbi mentali o uso di psicofarmaci, il soggetto interessato viene sottoposto a una visita di valutazione psichica, in presenza di uno psichiatra, per raccogliere le informazioni utili a stabilire se è possibile rinnovare il documento e valutare anche l’idoneità psicofisica.
Un individuo con malattie psichiche può avere la patente?
Per rispondere a questa domanda facciamo riferimento al DPR 495/1992 (Appendice II – art. 320, E) che dice:
“La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata a candidati o conducenti che siano affetti da turbe psichiche in atto dovute a malattie, traumatismi, postumi di interventi chirurgici sul sistema nervoso centrale o periferico o colpiti da ritardo mentale grave o che soffrono di psicosi o di turbe della personalità, quando tali condizioni non siano compatibili con la sicurezza della guida“.
Sono però previste anche delle eccezioni:
“La commissione medica locale potrà valutare in modo diverso avvalendosi, se del caso, della consulenza specialistica presso strutture pubbliche“.
Da quanto stabilito dal DPR di riferimento possiamo dire che una persona affetta da malattia psichica può ottenere la patente di guida e il rinnovo, indipendentemente dal suo grado di invalidità civile e dalla presenza di handicap psichici purché non interferiscano con la sicurezza della guida.
Cosa fare in presenza di una malattia nervosa
Una persona in possesso della patente B con una malattia del sistema nervoso deve essere sottoposta a una visita da parte della Commissione medica locale.
Dovrà portare un certificato medico redatto da un neurologo entro 3 mesi dalla domanda e poi sottoporsi alla visita medica per stabilire la reale capacità di guida. Dopo il processo di valutazione si passa al rinnovo.
Se non si comunica la presenza di una malattia psichica durante il periodo del processo di rinnovo o, subito dopo la diagnosi della stessa, ha delle conseguenze molto importanti.
In particolare, la compagnia assicurativa potrebbe decidere di rifiutarsi di risarcire i danni provocati dalla guida di una persona che è affetta da questo tipo di patologie e, avviare un’azione legale contro l’automobilista invalido. Pertanto, è fatto obbligo di indicare sul modulo del rinnovo, la malattia psichica di cui si è affetti.
Malattie pericolose per la patente B
Tutto l’elenco delle patologie, tra cui quelle psichiche, che possono rappresentare un pericolo per chi detiene la patente B è presente nell’articolo 320 allegato II titolo IV del Regolamento di esecuzione del Codice della strada.
Tra queste ci sono:
- malattie del sistema nervoso
- malattie psichiche
- uso di sostanze psicoattive
- malattie cardiovascolari
- malattie endocrine
- malattie del sangue
- malattie dell’apparato urogenitale
- diabete
All’interno del testo si legge anche:
“La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata a candidati o conducenti che siano affetti da turbe psichiche in atto dovute a malattie, traumatismi, postumi di interventi chirurgici sul sistema nervoso centrale o periferico o colpiti da ritardo mentale grave o che soffrono di psicosi o di turbe della personalità, quando tali condizioni non siano compatibili con la sicurezza della guida, salvo i casi che la commissione medica locale potrà valutare in modo diverso avvalendosi, se del caso, della consulenza specialistica presso strutture pubbliche”.
La patente può essere sospesa?
Si, per motivi di salute, quando il titolare non è più in grado di soddisfare i requisiti fisici e mentali per una guida sicura.
La sospensione avviene dopo che il soggetto è stato sottoposto a un esame medico o una revisione periodica della patente, con decisione dell’autorità di motorizzazione.
La sospensione può avere durata variabile, in base alla situazione, e richiede un esame medico ulteriore per la revoca.