Il tutore legale è una figura, nominata dal Tribunale, a favore di un soggetto disabile con incapacità di agire o di una persona interdetta.
Il suo compito è quello di occuparsi degli interessi personali e patrimoniali di chi non è in grado farlo da solo, a causa della sua incapacità fisica o giuridica.
Per un disabile, la nomina di un tutore legale avviene successivamente alla sentenza di interdizione.
Chi è il tutore legale?
Il tutore è colui che agisce per conto e interessi di un interdetto o di un minore, occupandosi di gestire il patrimonio e compiere atti negoziali a riguardo, che non necessitano di alcuna autorizzazione del giudice o del Tribunale.
La nomina del tutore viene effettuata dal giudice tutelare nei seguenti casi:
- minorenni con genitori deceduti o non in grado di svolgere il loro ruolo;
- soggetti maggiorenni con sentenza di interdizione. (Persone con infermità mentale che non riescono a curare i propri interessi.
C’è poi un altro caso che riguarda l’interdizione legale come pena accessoria, ovvero:
- Dopo una condanna definitiva all’ergastolo, che fa scattare anche la perdita della potestà sui figli;
- Dopo una condanna superiore ai 5 anni da scontare in carcere per reati non colposi.
In questi due casi, l’istituto risponde a una logica sanzionatoria e non di protezione della persona, e il tutore ha gli stessi poteri nella tutela dell’interdetto, meno gli atti personali, poiché il detenuto è libero di decidere non avendo alcuna incapacità che gli impedisce di provvedere ai suoi interessi.
Come si diventa tutori legali?
Come detto in precedenza, è il giudice tutelare a nominare la persona incaricata di fare il tutore, che deve essere riconosciuta idonea ed avere una condotta ineccepibile.
Questa può essere una persona indicata all’interno di una scrittura privata o nel testamento, o nel caso di minore, quella designata dal genitore prima del decesso.
Oppure, parenti, parenti prossimi, ascendenti. In loro mancanza, il giudice può decidere di contattare associazioni o i servizi sociali.
Sono escluse dalla nomina di tutore legale:
- Persone esclusa dai genitori dei minori;
- Persone che hanno in atto un conflitto di interessi o una controversia col soggetto interessato;
- Chi era stato tutore in precedenza ed è stato rimosso;
- Soggetti falliti.
È da precisare che il tutore legale del disabile non riceve una remunerazione, ma è possibile che il giudice stabilisca un rimborso spese, se il ruolo da svolgere è molto complesso.
Come ottenere la tutela di un disabile
Il tutore legale per una persona disabile può essere istituito su richiesta dei familiari del disabile o d’ufficio, cioè per iniziativa del giudice, ad esempio se i genitori sono deceduti. Generalmente, il tutore viene scelto tra i familiari stretti, quali il coniuge, il convivente o il genitore.
Ma, in situazioni di gravi motivi o conflitto di interessi, la tutela può essere affidata a una persona estranea alla famiglia.
Il tutore ha la responsabilità legale e l’amministrazione dei beni del soggetto tutelato. Per alcune azioni specifiche, come gli investimenti o la gestione di capitali e proprietà, è necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare.
Dopo la nomina, il tutore deve accettare formalmente l’incarico e svolgere i suoi compiti con diligenza, operando a titolo gratuito per tutelare gli interessi del disabile.