Per le persone disabili, spostarsi nelle città è spesso un’impresa titanica, paragonabile a quella di spostarsi in un intricato labirinto pieno di ostacoli.
In Europa, nel 2017, il 39% delle persone disabili con difficoltà motorie hanno rinunciato a viaggiare. Tuttavia, questa tendenza negativa potrebbe presto cambiare man mano che città e dispositivi diventano più intelligenti.
La tecnologia assistenziale sta sempre più giocando un ruolo fondamentale in questo processo di trasformazione. Il settore potrebbe passare dai 14 miliardi di dollari del 2015 a 30,8 miliardi nel 2024. Ecco allora tre soluzioni high-tech che rendono le città più “navigabili” per le persone con disabilità.
Una sedia a rotelle che può salire le scale
Salire le scale è un ostacolo insormontabile per chi è su una sedia a rotelle. Ecco perché un’azienda come la Scewo ha pensato bene di crearne una che può essere controllata tramite uno smartphone e che può affrontare senza problemi diversi ostacoli contingenti, come appunto le scale. Ciò è possibile grazie a speciali cingoli in gomma. La distribuzione della sedia a rotelle dovrebbe iniziare entro la fine del 2019.
Una tuta robotica eso-muscolare
Sempre più sofisticata sta diventando la tecnologia indossabile. La MyoSwiss, start-up di Zurigo, ha sviluppato un completo eso-muscolare grazie ad una combinazione di robotica e tessuti.
L’indumento pesa meno di 5 kg e aggiunge uno strato di muscoli per supportare i movimenti e fornire stabilità alle persone che hanno difficoltà motorie. I movimenti fatti dall’utente vengono rilevati tramite dei sensori posizionati a livello del ginocchio e dell’anca.
Grazie a questa tuta, le persone con difficoltà motorie possono ora camminare con più scioltezza e prontezza.
Proprio quest’anno la MyoSuit ha permesso a due persone disabili di partecipare ad una versione a staffetta della maratona di Zurigo.
Bastone da passeggio intelligente
Altra tecnologia in grado di trasformare le vite delle persone disabili è un bastone da passeggio intelligente progettato da alcuni ingegneri della Young Guru Academy (YGA) in Turchia.
Il bastone, che sarà commercializzato dalla WeWalk, possiede un sensore ad ultrasuoni che rileva gli ostacoli e utilizza delle vibrazioni per avvisare l’utente. Abbinabile ad uno smartphone, facilita la navigazione grazie all’integrazione ad un assistente vocale e a Google Maps.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le persone cieche in tutto il mondo sono circa 39, mentre un quarto di un miliardo è ipovedente. Un bastone del genere potrebbe offrire a queste persone un’opportunità non di poco conto per potersi muovere senza ausilio umano in una città.
Ma saranno accessibili queste soluzioni high-tech?
Le invenzioni di cui sopra, pur entusiasmanti, sono attualmente costose e quindi accessibili a pochi. Quindi, bisognerà attendere che i costi di produzione diminuiscono prima di vederli diffondersi su ampia scala. Quanto tempo occorrerà? Dipenderà molto dalle aziende costruttrici.