La sordità e l’ipoacusia sono limiti sensitivi spesso psicologicamente destabilizzanti per chi ne soffre dalla nascita o in età avanzata e causano una condizione di disagio sociale. In base alle pensioni erogate, l’INPS ha stabilito che il Italia ci sono circa 45536 sordi (dato riferito a giugno 2017).
Per fortuna la scienza medica è in continua ricerca di sistemi tecnologici innovativi per dare la possibilità a queste persone di potere affrontare il mondo dei suoni in modo più diretto. In un recente Convegno internazionale di otologia promosso dall’Amplifon, i medici si sono confrontati sugli strumenti a disposizione dell’audiologia moderna.
Attualmente per curare sordità e ipoacusia ci sono a disposizione impianti cocleari e apparecchi acustici di ultima generazione in grado di separare la voce e far sentire i suoni anche in ambienti rumorosi.
La direttiva fondamentale consiste nel rendere partecipi entrambe le orecchie a questo lavoro di ascolto. Come? Ad esempio, anche nei casi di sordità grave, si può procedere ad un impianto cocleare in un orecchio e a protesizzazione nell’altro. In casi particolari è possibile abbinare nello stesso orecchio l’uso dell’impianto cocleare e della protesi acustica.
Oltre alle cure, ricopre un ruolo fondamentale la diagnosi. Attraverso la Risonanza Magnetica Funzionale e la PET (Positron Emission Tomography) sono stati scoperti dei meccanismi come la plasticità delle vie uditive centrali in caso di balbuzie o l’attivazione delle aree centrali del sistema uditivo nei bambini ipoacusici, trattati precocemente con gli impianti cocleari. Grazie a queste ricerche, dunque, oggi è diventata fondamentale la conoscenza dell’importanza di una stimolazione acustica precoce (protesi o impianto cocleare) quando un bambino è ipoacusico.
Col progresso tecnologico questi esami saranno sempre più sofisticati e metteranno alla luce dei meccanismi nuovi nella logica acustica in grado di migliorare i problemi di ipoacusia soprattutto in ambito pediatrico.
Con l’utilizzo di apparecchi acustici con design e prestazioni particolari si può superare la barriera psicologica al loro utilizzo. Si va dagli apparecchi dai colori brillanti portati quasi come accessori di moda a quelli destinati ai bambini con i disegni dei beniamini dei cartoni animati oppure a modelli versatili con tecnologie dell’ultima generazione come ad esempio Eli, il bluetooth creato da Starkey che rende l’apparecchio acustico compatibile con cellulari e altri dispositivi elettronici wireless.
La capacità auditiva rientra anche nell’ambito dei problemi di sicurezza, per cui l’Associazione nazionale degli audioprotesisti italiani ha deciso di proporre al Ministro della Salute l’adozione di un esame audiometrico per tutti coloro che vanno a rinnovare la patente dopo i cinquant’anni in quanto una buona parte degli incidenti è causata dalla difficoltà di percepire l’intensità e l’origine dei suoni.