La Sindrome di Tourette è conosciuta anche malattia dei mille tic, ed è meno rara di quello che si pensa, interessa circa l’1% della popolazione, esordisce in giovane età e durate l’adolescenza e può persistere anche in età adulta.
La sintomatologia può compromettere la qualità della vita di chi ne soffre, con conseguenze negative anche nei rapporti sociali e, in alcuni casi, è possibile richiedere l’invalidità civile.
Cos’è la sindrome di Tourette?
La sindrome di Tourette colpisce cervello e comportamento, pertanto è classificata come una malattia neuropsichiatrica, perché porta il soggetto che ne soffre ad emettere rumori, suoni e movimenti incrollati degli arti e del volto, denominati tic.
Di solito fa la sua comparsa durante l’infanzia e può continuare ad essere presente in età adulta, ma con sintomi molto meno evidenti. La sindrome prende il nome dal medico francese Geoges Gilles de la Tourette che fu il primo, nel secolo scorso, a descriverne i sintomi caratteristici.
Chi riguarda?
Soprattutto giovani e adolescenti, in particolare maschi, e regredisce quando avviene lo sviluppo cerebrale completo, intorno ai 25 anni.
Secondo i dati epidemiologici, in circa 2/3 dei casi, la sintomatologia si attenuta dopo i 16 anni e solo in 1/3 dei casi, i disturbi sono ancora presenti ma con minore gravità, diventando più controllabili col trascorrere del tempo. Anche la necessità di terapie si riduce di molto.
Sindrome Tourette: sintomi
La sintomatologia si manifesta intorno ai 5-7 anni, e può aumentare o diminuire nel corso del tempo.
Come anticipato, un individuo affetto da questa malattia mostra dei tic che possono essere vocali (grugniti, vocalizzi, parole urlate, colpi di tosse, ecc.) e fisici (saltelli, scatti con la testa o con gli arti, smorfie col viso, ecc).
Possono anche essere sintomi semplici, ad esempio, un movimento piccolo o l’emissione di un suono appena borbottato; oppure complessi, con movimenti e frasi più lunghe.
Chi è malato della sindrome di Tourette, può manifestare una combinazione di tutti questi tic che, di base, non rappresentano un problema di salute grave.
I tic motori, però, possono provocare dolore a causa degli scatti improvvisi della testa o delle altre parti del corpo. E nei bambini, come negli adulti, la sintomatologia tipica di questa sindrome, può provocare isolamento sociale, un calo dell’autostima, imbarazzo e disagio.
Sindrome di Tourette e parolacce
Tra i tic più fastidiosi di questo disturbo ci sono quelli fonatori come vocali, sospiri e parole ripetute, anche a sproposito. Più del 15% delle volte sono parolacce e questo mette molto a disagio il soggetto che ne soffre, che sia bambino o adulto.
Sono davvero gesti involontari? In parte si, ma in realtà possono anche essere classificati come semi-volontari, perché se il soggetto lo vuole può bloccare i tic.
Basta pensare che alcuni soggetti affetti dalla sindrome, durante le visite non mostrano nemmeno un tic. Ma lo sforzo di doversi trattenere provoca un malessere molto forte, paragonabile a quando si trattiene uno starnuto.
Sindrome di Tourette: cause
Le cause scatenanti la sindrome di Tourette sono ancora poco conosciute, anche se si pensa che l’origine sia di tipo neurologico, associato al malfunzionamento di specifiche aree del cervello chiamate gangli della base, che sono i responsabili della gestione e del controllo dei movimenti del nostro corpo.
Chi è malato presenta una disfunzione dei gangli della base e, più in generale, del sistema extrapiramidale del cervello.
Gli studi hanno evidenziato anche la predisposizione genetica tra le possibili cause delle sindrome. Sono stati individuati piccoli spunti ticcosi od ossessivi compulsivi nei genitori di soggetti affetti dalla Tourette.
Diagnosi
La diagnosi della sindrome di Tourette si basa principalmente su un’attenta valutazione clinica. Il medico raccoglie la storia medica del paziente e osserva i sintomi, che devono includere tic motori e vocali per almeno un anno, con esordio prima dei 18 anni.
Non esistono test specifici per confermare la diagnosi, quindi il processo esclude altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili.
La valutazione può includere anche il contributo di specialisti come neurologi o psichiatri.
Esiste una cura per la sindrome di Tourette?
Il trattamento della sindrome di Tourette si focalizza sulla gestione dei sintomi per migliorare la qualità di vita del paziente.
Non esiste una cura, ma ci sono diverse strategie terapeutiche che possono portare a buoni risultati. Quelle farmacologiche includono l’assunzione di neurolettici, come il pimozide o l’alogliptina, che riducono la frequenza e l’intensità dei tic e i miorilassanti.
Altri farmaci utilizzati sono gli antipsicotici atipici e alcuni antidepressivi, che intervengono su sintomi associati come ansia o disturbi ossessivo-compulsivi.
Molto importante è anche il supporto psicologico: la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia di inversione dell’abitudine, insegnano al paziente alcune strategie per controllare i tic.