Otto milioni di studenti hanno iniziato la scuola a inizio settimana e molti altri lo faranno a partire giovedì. Un nuovo anno scolastico sta per ripartire, ed esattamente come accade di anno in anno, anche stavolta l’attenzione di operatori, famiglie e associazioni è tutta diretta verso gli alunni disabili. Telethon, che da sempre è impegnata nella ricerca delle malattie rare e che sin dalla sua nascita si batte in difesa delle persone affette da una qualsivoglia disabilità, ha pensato così di realizzare un video per augurare un buon rientro tra i banchi di scuola a tutti gli studenti italiani (ed in particolare a coloro che soffrono di una malattia rara).
Il video racconta il primo giorno di scuola di Angelica, affetta da sindrome di Phelan-McDermid che viene salutata con affetto dalla mamma di un altro bambino. Nella clip viene raccontato anche il primo giorno di scuola di Salvatore, ragazzino che con la sindrome di Kabuki che viene accolto con gioia dalla maestra che lo accompagnerà nel corso dell’anno scolastico; e poi c’è Gabriele, affetto da atrofia muscolare spinale, ripreso mentre è intento a raggiungere il banco che è stato preparato appositamente per lui. A fare da sfondo al video, infine, c’è un brano dal titolo eloquente: si tratta di “Nessun grado di separazione” interpretato da Francesca Michielin.
L’hashtag che fa da sostegno alla campagna è #insiemepiùspeciali, hashtag che riprende quindi il titolo scelto da Telethon per questo video “speciale”.
“Durante il nostro lavoro entriamo in contatto con le famiglie di bambini affetti da disabilità e malattie genetiche rare, e ogni volta emerge in maniera forte e ricorrente la loro preoccupazione affinché i figli vengano accolti dall’ambiente che li circonda”, spiega Francesca Pasinelli, direttore generale di Fondazione Telethon. “Il primo giorno è un’occasione in cui questo stato d’animo, oltre a venir fuori per la maggiore, diventa generale e condiviso anche dalle famiglie i cui figli sono in salute. Per questo abbiamo voluto fare la nostra parte per rendere tutti più sensibili e consapevoli di quanto sia importante il valore dell’inclusione, del rispetto della malattia e della diversità”.