Rinnovo patente diabetici: come funziona?

Chi è affetto da diabete può ottenere o rinnovare la patente, previa presentazione di un certificato redatto da un diabetologo specialista, non antecedente tre mesi.

rinnovo patente diabete

Questa condizione, a differenza di altri rinnovi di patente, è essenziale e va rispettata ogni qualvolta bisogna fare il rinnovo periodico.

Il diabetologo che deve redigere il certificato valuta gli esami ematochimici e strumentali più recenti, che attestino il tipo di diabete e la durata della malattia.

Rinnovo patente diabete: cosa deve attestare lo specialista

Quindi, un soggetto affetto da diabete che vuole presentare domanda di rinnovo patente, deve ottenere il certificato che attesa:

  • Il tipo di terapia in atto per controllare il diabete, con particolare attenzione ai farmaci che possono provocare ipoglicemie.
  • Il grado di controllo glicemico tramite il dosaggio dell’emoglobina glicata.
  • Eventuali possibili complicanze della malattia.
  • Se presenti, la ricorrenza degli episodi di ipoglicemia che possono essere un pericolo per la persona diabetica, per i passeggeri e per gli altri guidatori su strada.
  • Il livello di rischio complessivo alla guida tenendo conto delle linee guida del Decreto Legislativo di riferimento. Quest’ultimo introduce 3 criteri per rinnovare la patente basati sul livello di rischio (basso, medio, elevato) della sicurezza alla guida. È lo specialista a decidere. Ad esempio, se il diabete porta gravi complicanze che possono interferisce con la guida, il rischio viene identificato come elevato, e il giudizio finale di rinnovo spetta alla Commissione Medica Locale.

Vediamo più nel dettaglio come funzionano i livelli di rischio.

Come funziona il rinnovo della patente per un paziente diabetico

Un individuo affetto da diabete, prima di essere valutato per l’idoneità alla guida da un medico monocratico, come anticipato, deve consultare uno specialista diabetologo.

Quest’ultimo valuterà il controllo metabolico tramite il dosaggio dell’emoglobina glicosilata, gli episodi di ipoglicemia e le eventuali complicanze diabetiche.

L’esito della visita e l’età del paziente sono fondamentali per la redazione del certificato che stabilirà il rischio complessivo relativo alla guida.

Le possibilità sono tre:

  • Rischio basso: se il diabetologo rileva una buona gestione delle ipoglicemie, un controllo glicemico adeguato e assenza di complicanze, la patente verrà rinnovata per un periodo simile ai non diabetici.
  • Rischio medio: se il diabetologo rileva una buona gestione delle ipoglicemie ma un controllo glicemico non adeguato e/o complicanze lievi e ben controllate, il rinnovo sarà limitato come segue:

Fino a 5 anni per pazienti sotto i 50 anni.

Fino a 3 anni per pazienti tra 50 e 70 anni.

Fino a 1 anno per pazienti sopra i 70 anni.

  • Rischio elevato: se il diabetologo giudica che il paziente non riesce a gestire le ipoglicemie o ha gravi complicanze micro o macroangiopatiche, la patente non verrà rinnovata. Il paziente potrà essere comunque inviato alla commissione medica per ulteriori accertamenti.

Il diabete non è motivo di ritiro della patente, a meno che non si verifichino complicanze ed episodi che mettano a rischio la vita del soggetto affetto dalla malattia, e degli altri.

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