La Costituzione Italiana sancisce il diritto all’istruzione per tutti e richiede la rimozione degli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, ponendo le basi per un sistema educativo inclusivo.
Nel corso degli anni sono state introdotte diverse linee guida e decreti ministeriali, tra cui il DPR 81/09, che hanno aiutato le scuole a rispondere al meglio alle esigenze degli studenti disabili, inserendo anche le figure degli insegnanti di sostegno all’interno delle classi.
Cosa dice la normativa di riferimento?
La normativa italiana sull’inclusione scolastica dei disabili è stata influenzata da una serie di leggi e trattati internazionali che mirano a garantire l’educazione inclusiva e i diritti umani. Tra questi, in particolare, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) e la Legge 104/1992, entrambi pilastri fondamentali per l’integrazione scolastica in Italia.
In particolare la Legge 104/1992, fornisce un quadro comprensivo per i diritti e il sostegno alle persone con disabilità, introduce dei piani educativi individualizzati e misure di supporto specifiche.
Citiamo anche la legge 328/2000 che promuove l’integrazione sociale e familiare delle persone con disabilità, garantendo l’accesso all’educazione proprio come parte dell’integrazione. E la legge Stanca n.4/2004 che indirizza l’accessibilità delle ICT nelle scuole, essenziale per l’accesso equo all’istruzione.
Le scuole italiane, sostenute dal MIUR, hanno l’autonomia di adattare l’offerta formativa alle esigenze specifiche degli studenti disabili.
Qual è il numero massimo di alunni disabili per classe?
La dimensione delle classi che includono alunni disabili è regolata per ottimizzare l’efficacia del processo di inclusione e, di solito, prevede un massimo di 20 alunni.
Per avere dei numeri più precisi, dobbiamo fare riferimento alla legge 41/99 che stabilisce, tassativamente e senza possibilità di deroghe che, nelle classi in cui sono presenti 2 alunni disabili, non possono esserci più di 20 alunni.
Mentre, in quelle frequentate da un solo alunno con certificato di disabilità, non possono esserci più di 25 alunni.
Questo limite è stato stabilito per garantire che ogni studente riceva l’attenzione adeguata e che le strategie e i piani di inclusione degli alunni disabili, siano applicate correttamente e in modo efficace.
La ratio media tra insegnanti di sostegno e studenti disabili è di 1:11,4, mentre la ratio tra assistenti e insegnanti di sostegno è di 4,4:1. Sono proporzioni decise per garantire supporto adeguato e personalizzato a ogni studente disabile.
Tutte le strategie di inclusione devono essere implementate dai docenti di classe in collaborazione con l’insegnante di sostegno e il resto del personale scolastico.
Il fine è quello di facilitare l’apprendimento da parte degli alunni disabili e l’inclusione col resto della classe.
Il supporto agli alunni disabili
Gli insegnanti di sostegno ricevono la stessa formazione iniziale di un insegnante di classe o materia, più un anno di specializzazione sull’insegnamento in classi “integrate”.
Il nostro sistema scolastico offre sia provvedimenti interni che esterni per supportare gli studenti con disabilità, DSA o altre esigenze educative speciali.
Inoltre, è presente anche la figura dello psicologo nella scuola, che può offrire supporto psicologico ai ragazzi con disabilità, e aiutare insegnanti e alunni a comprendere meglio i loro bisogni, per una migliore integrazione e inclusione all’interno della classe.
