Quando si parla di disabilità gravissima?

È difficile stabilire le caratteristiche di persone disabili che rientrano nel livello di “disabilità gravissime”, una difficoltà che non permette di stimare correttamente quanti sono gli individui interessati e di salvaguardare i loro bisogni e necessità.

disabilità gravissima cos'è

Ci sono comunque dei parametri usati dai medici che valutano l’invalidità, che permettono di capire come individuare le persone che si trovano in uno stato di disabilità molto grave.

Cosa vuol dire disabilità gravissima?

La disabilità gravissima viene associata alla non autosufficienza. Un disabile gravissimo è chi ha bisogno di avere l’accompagnamento (Legge 11/02/1980, n.18), perché non può deambulare o compiere normali atti di vita quotidiana senza l’assistenza continua di qualcuno.

In altre parole, stiamo parlando di una persona disabile che non ha nessuna capacità di autonomia.

Condizioni sanitarie per valutare la disabilità gravissima

Per determinare la non autosufficienza e l’assegnazione dell’indennità di accompagnamento, i medici verificano la presenza di almeno una delle seguenti condizioni (articolo 3 del Decreto interministeriale del 26 settembre 2016):

  • Coma, stato vegetativo o minima coscienza con punteggio GCS ≤ 10.
  • Dipendenza da ventilazione meccanica 24/7.
  • Grave demenza con punteggio CDRS ≥ 4.
  • Lesioni spinali tra C0/C5 con livello AIS A o B.
  • Compromissione motoria grave con punteggio MRC ≤ 1 ai 4 arti, EDSS ≥ 9, o stadio 5 di Hoehn e Yahr.
  • Deprivazione sensoriale complessa: visiva totale o residuo ≤ 1/20 e ipoacusia ≥ 90 decibel HTL.
  • Disabilità comportamentale grave dello spettro autistico (livello 3 DSM-5).
  • Ritardo mentale grave/profondo con QI ≤ 34 e LAPMER ≤ 8.
  • Dipendenza vitale con necessità di assistenza continuativa e monitoraggio 24/7 per bisogni complessi.

Disabilità gravissima e accompagnamento

Una persona con disabilità gravissima e, quindi, classificato come invalido totale (100%) percepisce l’indennità di accompagnamento ma, in alcuni casi, può anche lavorare e/o guidare.

Sorge spontaneo chiedersi come viene distinta la disabilità gravissima dalla grave e dalla media, e non è un dubbio banale perché questa distinzione determina anche il tipo di assistenza medica specifica necessaria al disabile in base al suo grado di disabilità.

La condizione di disabilità totale e la non autosufficienza vengono inizialmente valutate da una Commissione Medica dell’ASL, integrata da un medico dell’INPS.

Per presentare la domanda di invalidità civile, è necessario seguire una procedura specifica, che descriviamo dettagliatamente nella nostra guida dedicata.

Una volta che la commissione medica ha riconosciuto l’invalidità totale (100%) e l’incapacità di deambulare autonomamente o di svolgere le attività quotidiane senza assistenza, è possibile accedere a una delle seguenti prestazioni:

  • Pensione di inabilità lavorativa
  • Indennità di accompagnamento.

Chi è considerata una persona con disabilità gravissima?

In ultimo, diamo una definizione precisa della disabilità gravissima, che aiuti a riconoscere facilmente le persone che si trovano in questa condizione:

“È una persona con disabilità gravissima chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, a volte prestata anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o anche alla morte”

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