Il ministero della Salute interviene su una materia in merito alla quale uomini e donne d’Italia nutrivano non pochi dubbi, e che è stata posta all’attenzione del Governo proprio dall’Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti (ANGLAT). Più in particolare la questione posta riguardava la compatibilità tra l’indennità di accompagnamento e la patente speciale per persone con disabilità.
Sotto questo punto di vista Roberto Romeo, presidente nazionale di ANGLAT, ha fatto sapere che: “Per quanto attiene le patenti speciali ci battiamo per contrastare l’opinione (infondata) circa una presunta incompatibilità tra indennità e patente di guida speciale. A nostro parere bisogna infatti puntualizzare che l’indennità di accompagnamento di cui parla la Legge n.18/80 viene concessa solo alla minorazione, a coloro cioè che non possono deambulare senza l’aiuto di una terza persona o che necessitano comunque di un’assistenza continua per compiere gli atti quotidiani della vita”.
Ma che ne pensa il Ministero? Anche l’esecutivo conferma la visione già data da ANGLAT per voce di Romeo, tanto che in una nota ufficiale viene sostanzialmente cdisonfermata la compatibilità tra l’indennità di accompagnamento e le patenti speciali. Pertanto rimane confermata la possibilità di beneficiare di una indennità di accompagnamento e al tempo stesso di poter guidare un’auto dietro possesso di una patente speciale: sarà soltanto la patologia e l’idoneità alla guida a determinare il conseguimento e/o il rinnovo della patente speciale.
Il Ministero scrive a tal proposito che godere di un’indennità di accompagnamento non preclude di per sé il possesso di una patente di guida, quanto la patologia stessa che ne ha motivato il godimento sulla base di valutazioni “ad personam”. Nella stessa nota si specifica che la Commissione Medica Locale, “non sulla base di una aprioristica esclusione alla visita dei soggetti beneficiari di una indennità di accompagnamento, ma sulla base di una valutazione medico legale fatta caso per caso, potrà esprimere un giudizio di idoneità o di inidoneità alla guida”.