Con 281 voti a favore, 97 contrari e 17 astenuti, la Camera dei Deputati ha dato il via libera alla nuova Disciplina del cinema e dell’audiovisivo. Il testo di legge in questione regola l’intervento pubblico nella produzione e nella distribuzione cinematografica, sancendo in particolar modo dei paletti e delle regole rispetto alla censura, al ruolo delle associazioni di categoria e degli esercenti; ma il ddl 228 interviene anche in merito a fondi, contributi e sgravi con il tentativo di dare una mano a un settore che non è solo voce del Pil nazionale ma che è anche e soprattutto parte integrante della nostra cultura.
Fondo di autofinanziamento – Tra le novità più importanti introdotte dalla legge abbiamo il “Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo” per il finanziamento di incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. Il fondo viene alimentato dagli introiti statali già derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva, dalla distribuzione cinematografica, dalla proiezione cinematografica e dall’erogazione di servizi di accesso al web da parte delle imprese che operano nella telefonia e nella telecomunicazioni.
Ciò significa che a partire da gennaio 2017, l’11% del gettito Ires e Iva prodotto da questi settori alimenterà il finanziamento dei comparti cinema e audiovisivo secondo un principio che corrisponde fondamentalmente ai meccanismi dell’autofinanziamento. Questa decisione farà sì che non ci sia più incertezza sui fondi che di anno in anno verranno destinati al cinema, perché il nuovo Fondo si baserà su introiti certi, su meccanismi assodati e su un ammontare che non potrà mai scendere al di sotto dei 400 milioni di euro annui.
Cinema accessibili ai disabili – La nuova legge sul Cinema abolisce poi dei balzelli e introduce un sistema ad incentivi, ma ripone anche delle novità molto interessanti per quel che riguarda la disabilità. Per la prima volta, infatti, vengono introdotti dei riferimenti chiari agli utenti e agli spettatori con disabilità, per i quali viene prevista la necessità di favorire l’accesso a film e audiovisivi.
L’articolo 3 della legge parla infatti di “favorire la più ampia fruizione del cinema e dell’audiovisivo tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità”, e lega altresì il sistema ad incentivi sulla base di quanto ciascuna realtà si darà da fare per “soddisfare le esigenze delle persone disabili con particolare riferimento all’uso di sottotitoli e di sistemi di audiodescrizione”.