Nel mese di settembre è stato approvato dalla Camera il ddl n.3139 riguardante le “Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”. Si tratta di un provvedimento molto importante, perché finalmente tratta il bullismo non solo come un atto deprecabile e condannabile, ma lo inquadra come una condotta illegale.
La legge
La legge in questione definisce il bullismo come “aggressione o molestia ripetuta, allo scopo di generare timore, ansia, isolamento ed emarginazione”. Quando poi le vessazioni, le pressioni, le offese, le derisioni sono compiuti mediante l’ausilio di un cellulare o attraverso internet, in quel caso si parla allora di cyberbullismo.
Grazie a questa legge, le vittime (o i genitori se si tratta di minori) potranno richiedere che i contenuti offensivi vengano oscurati e rimossi nel giro di 48 ore; e se i gestori dei siti internet non dovessero adeguarsi a questa richiesta, le sanzioni coinvolgerebbero anche loro oltre che il bullo. Il testo, infatti, è molto chiaro su questo fronte: chi commette l’atto di bullismo e chiunque partecipi alla divulgazione del materiale sensibile potrà essere punito con la reclusione da 1 a 6 anni.
Bullismo a scuola
La legge pone poi l’accento sul rapporto che c’è tra il bullismo e la scuola, ovvero con il luogo in cui gli atti di violenza, di offesa e di derisione si consumano con una maggiore frequenza.
Ebbene, da questo punto di vista il testo di legge prevede che ogni scuola individui un referente tra i docenti che possa occuparsi di iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo: il dirigente scolastico dovrà tenere informate le famiglie dei minori coinvolti, nonché adottare misure di sostegno per la vittima, e prevedere altresì sanzioni e percorsi di rieducazione per tutti coloro che si macchino di tali reati. Insomma, d’ora in poi non ci saranno più scuse: ogni scuola dovrà prendersi in carico il dovere di promuovere l’educazione al rispetto, alla legalità e all’uso consapevole delle nuove tecnologie.
Il Miur si è poi impegnato nel predisporre linee di orientamento, di prevenzione e contrasto, perché agire prima che determinati fatti si verifichino è fondamentale per tenere alla larga episodi di bullismo. Inoltre, lo stesso Miur si occuperà di formare il personale scolastico proprio su queste tematiche e proporrà un ruolo attivo degli studenti in iniziative di sensibilizzazione.