Isee e disabili: la Camera approva le modifiche

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Anche la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione n.3822 recante “disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca“. Con 268 sì, 121 no e 9 astenuti, l’approvazione segue quella avvenuta in Senato lo scorso 3 maggio. Per quanto riguarda il fronte disabilità, questo disegno di legge ora convertito in legge produce almeno due grossi cambiamenti: da un lato dà il via libera al finanziamento di 12 milioni di euro a favore del sostegno scolastico nelle scuole partitarie, e dall’altro lato interviene più nello specifico in materia ISEE.

Per quanto attiene il primo punto vi invitiamo ad approfondire la questione nel nostro articolo del 18 maggio, articolo nell’ambito del quale trattavamo la questione e tentavamo di toglierle di dosso tutti gli elementi di “apparente criticità” che a nostro avviso non sono propriamente tali. Mentre sul fronte ISEE vediamo in questa sede come l’approvazione del disegno di legge di conversione si tradurrà nella vita dei normali cittadini.

La conversione in legge di questo testo rende sostanzialmente applicative le sentenze con cui il Consiglio di Stato dichiarava illegittimo il calcolo ai fini Isee delle provvidenze legate alla disabilità. Approvando anche alla Camera l’emendamento presentato dal Governo il 3 di questo mese, vengono quindi esclusi dal calcolo dell’Isee i trattamenti di natura assistenziale e previdenziale, comprese le carte di debito e qualunque altro contributo erogato da amministrazioni pubbliche in forza della condizione di disabilità. Al tempo stesso vengono eliminate anche le franchigie, ora sostituite per tutte le categorie di disabili da una maggiorazione di 0.5 punti nella scala di equivalenza (utile per il calcolo dell’Isee stesso).

Queste modifiche introdotte con un emendamento del Governo fanno capo ad una norma transitoria, sono state introdotte cioè per far fronte alla condizione di emergenza che obbligava il l’esecutivo a rispettare quanto stabilito dal Consiglio di Stato. Per cui disabili e famiglie con disabili a carico possono ora stare un po’ più tranquilli: le indennità e i contributi percepiti alla luce della disabilità non entreranno a far parte del calcolo Isee. E’ la legge, bellezza!

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