La fibromialgia è un disturbo invalidante che può costringere la persona che ne soffre a doversi fermare e bloccare le attività quotidiane, compromettendo significativamente la qualità della sua vita.
Questa condizione cronica si manifesta con dolori diffusi in tutto il corpo, stanchezza persistente e difficoltà nel dormire.
È una malattia difficile da diagnosticare perché i sintomi sono molto simili ad altre patologie, come l’artrite reumatoide o la sindrome da stanchezza cronica.
Inoltre, la fibromialgia può causare problemi cognitivi, come difficoltà di concentrazione e memoria, rendendo la gestione della vita quotidiana ancora più complicata.
Cos’è la fibromialgia?
È conosciuta anche col nome di sindrome fibromialgica e colpisce soprattutto le donne in età adulta.
Viene definita “sindrome” perché sono presenti sintomi e segni in contemporanea, in particolare:
- Tensione e dolore a muscoli, tendini e legamenti;
- Affaticamento;
- Aumento della rigidità e della tensione muscolare in varie sedi, soprattutto agli arti inferiori e superiori;
- Disturbi del sonno;
- Colon irritabile.
Tutti questi sintomi possono anche associarsi a disturbi come ansia e depressione. Poiché parliamo di una sintomatologia aspecifica e molto comune ad altre malattie, riuscire ad arrivare alla diagnosi di fibromialgia, a volte, è difficile e si va per esclusione di altri disturbi come l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla.
Fibromialgia sintomi iniziali
I sintomi iniziali della fibromialgia comprendono, quasi sempre, un dolore cronico diffuso su tutto il corpo che colpisce, in particolare, muscoli, tendini, legamenti e articolazioni.
I distretti più interessati dal dolore sono collo, spalle, torace, cosce e braccia, e l’intensità aumenta alla pressione col dito di alcuni punti (tender points).
Tra gli altri sintomi, è possibile si presentino anche stanchezza, affaticamento, disturbi del sonno e dell’umore (ansia, nervosismo, insonnia, stress), emicrania, sindrome del colon irritabile, rigidità muscolare, formicolii diffusi e patologie del tessuto connettivo.
Cause della fibromialgia
Le cause della fibromialgia non sono ancora del tutto comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici, biologici, psicologici e ambientali possa contribuire allo sviluppo di questa condizione.
Alcuni studi suggeriscono che la fibromialgia possa essere legata a una disfunzione del sistema nervoso centrale, che amplifica la percezione del dolore.
Ci sono poi cause ormonali che alterano l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, e anomalie dei neurotrasmettitori, come l’alterazione dei livelli di dopamina e serotonina.
Si aggiungono anche infezioni come la mononucleosi infettiva, il morbo di Lyme e la sindrome da contaminazione batterica del tenue (SIBO).
Infine, possono aumentare le probabilità di sviluppare questa patologia anche traumi e lesioni, stress, sforzi eccessivi e ripetuti e disturbi del sonno.
Si può morire con la fibromialgia?
La fibromialgia non è una malattia degenerativa, non danneggia l’apparato muscolo-scheletrico e non causa la morte.
Ma il dolore cronico e intenso e tutti i sintomi correlati possono essere insopportabili e logoranti e compromettere significativamente la qualità della vita del soggetto, limitando attività quotidiane e vita sociale.
Cure per la fibromialgia
Allo stato attuale, non esiste ancora una cura specifica e risolutiva per fibromialgia. Il più delle volte si tratta di una condizione cronica che può entrare in remissione spontaneamente nei periodi in cui c’è un calo evidente dei fattori di stress.
Per gestire l’intensità del dolore e dei sintomi viene utilizzata una combinazione di farmaci:
- Antidolorifici, miorilassanti, antidepressivi e antiepilettici per gestire il dolore e i disturbi del sonno;
- Sport ed esercizio fisico come attività aerobiche e stretching;
- Tecniche di rilassamento e gestione dello stress come la meditazione, la respirazione profonda e la psicoterapia cognitivo comportamentale.
È importante anche seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e mantenere una buona idratazione.
Cosa spetta a chi soffre di fibromialgia
La legge n.1323 del 2024 ha riconosciuto la fibromialgia come malattia invalidante, le persone che ne sono affette potranno godere dell’esenzione per le spese sanitarie.
Riportiamo l’articolo 1: << La fibromialgia o sindrome fibromialgica è riconosciuta quale malattia invalidante ed è inserita tra le patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie, ai sensi di quanto previsto dall’ articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124.>>