Il colesteatoma è una patologia dell’orecchio medio che si sviluppa in seguito a un processo cronico, simile a un’otite media persistente. Si caratterizza per l’accumulo anomalo di cellule epiteliali desquamate, che si raccolgono in una sorta di “cisti” nella cavità dell’orecchio medio, vicino al timpano, e talvolta si estendono fino alla mastoide.
Nelle prime fasi, questa condizione può anche non dare sintomi evidente perché l’accumulo si forma in modo graduale. Col passare del tempo, però, la massa epiteliale si espande e determinare la comparsa di disturbi più marcati, a volte accompagnati da infezioni ricorrenti o secrezioni maleodorante.
Questa patologia è di natura invasiva, pertanto, può anche portare a complicazioni e danneggiare le strutture interne dell’orecchio, il nervo facciale e, nei casi più gravi, coinvolgere anche le meningi.
Cosa causa un colesteatoma?
Il colesteatoma può avere origini diverse, e si distingue principalmente in due forme: congenita e acquisita.
Quello congenito è presente dalla nascita, più comune nei bambini, e deriva da cellule epiteliali intrappolate durante lo sviluppo. Viene scoperto per caso durante un controllo medico o in seguito alla perdita dell’udito.
Il coesteatoma acquisito, invece, compare in età adulta ed è legato a infezioni croniche dell’orecchio medio. Può manifestarsi nella forma primaria, quando si sviluppa nella tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio alla gola, creando ostruzione.
Questa pressione negativa fa rientrare il timpano, creando uno spazio dove avviene l’accumulo delle cellule. Nella forma secondaria, invece, nasce quando è già presente una perforazione del timpano, che consente l’ingresso di cellule epiteliali nella cavità dell’orecchio medio.
Nonostante il nome, il colesteatoma non è un tumore. Le cause esatte non sono del tutto note, ma tra i fattori di rischio ci sono familiarità, infezioni ricorrenti, malformazioni craniche e sindromi genetiche come Down, Turner o palatoschisi.
Cosa succede se si hanno i sintomi del colesteatoma?
I colesteatomi che si sviluppano in età adulta possono manifestare i seguenti sintomi:
- Fluido che drena dall’orecchio, spesso con un cattivo odore.
- Problemi di udito.
- Dolore o pressione dentro o dietro l’orecchio.
- Ronzio nelle orecchie.
- Ripetute infezioni alle orecchie.
- Difficoltà a muovere la faccia.
Di solito, il colesteatoma colpisce un solo orecchio per volta e necessita di immediate cure mediche.
Come si fa la diagnosi del colesteatoma
La diagnosi avviene con l’esame obiettivo della condizione e l’anamnesi del paziente che descrive nel dettaglio la propria sintomatologia. L’esame obiettivo serve a osservare il condotto uditivo esterno, il medico esamina l’orecchio e può decidere di prescrivere farmaci per il drenaggio dei liquidi.
Se non sortisce alcun effetto dopo due settimane dal trattamento, allora può decidere di approfondire con ulteriore accertamenti come:
- Esami dell’udito con test audiometrici, che servono a valutare l’udito del paziente e capire l’entità del danno.
- TAC per confermare o meno la presenza del colesteatoma e la sua eventuale estensione ad altri settori.
Trattamento per il colesteatoma
Il colesteatoma viene trattato con la timpanoplastica con mastoidectomia, un intervento chirurgico invasivo che prevede l’apertura dell’osso dietro l’orecchio per rimuovere il colesteatoma; è efficace e le recidive sono rare.
Esiste anche una variante meno invasiva, la timpanoplastica a tecnica chiusa, che evita la rimozione dell’osso. In entrambi i casi, l’obiettivo è eliminare il tessuto anomalo e, se necessario, ricostruire timpano e ossicini danneggiati.
Per chi non può affrontare un’anestesia totale, si ricorre a lavaggi auricolari periodici. Questa soluzione è meno invasiva ma anche meno risolutiva e richiede continuità nel tempo.
Il colesteatoma è grave?
Potenzialmente si, i colesteatomi danneggiano il timpano e, se crescono, possono ferire l’orecchio medio, l’orecchio interno e persino il cervello. Ciò può provocare danni all’udito, capogiri oppure danneggiare i nervi del viso. Queste escrescenze possono anche causare infezioni che, se non trattate, potrebbero diffondersi al cervello.