Come riconoscere la sindrome del Savant

La Sindrome del Savant, conosciuta anche come Savantismo, è una rara condizione neurocognitiva in cui individui con significative disabilità cognitive, motorie o dello sviluppo mostrano capacità straordinarie in ambiti specifici, come la musica, l’arte, la matematica, la memoria o le abilità meccaniche e spaziali.

sindrome del savant

Nonostante la presenza di limitazioni in alcune aree del funzionamento quotidiano, le persone con questa sindrome possiedono talenti eccezionali, spesso accompagnati da un’elaborazione mentale automatica e istintiva che supera di gran lunga le capacità della popolazione generale.

Quando venne scoperta la sindrome di Savant?

Il fenomeno è stato descritto per la prima volta nel 1789 dal medico americano Benjamin Rush, che osservò un paziente con un’abilità straordinaria nel determinare l’età delle persone con una rapidità sorprendente.

Ma, il termine “Savant” venne introdotto solo nel XIX secolo dallo psichiatra John Langdon Down, lo stesso che descrisse per primo la Sindrome di Down. Egli coniò l’espressione “idiot savant” (letteralmente “idiota sapiente”), un termine oggi considerato obsoleto e offensivo, sostituito dall’attuale denominazione.

Gli studi successivi hanno rivelato che la Sindrome del Savant può manifestarsi in due forme principali:

  • congenita: quando le abilità emergono in persone con disturbi del neurosviluppo (come l’autismo);
  • acquisita: quando compare dopo un trauma cranico o una lesione cerebrale, suggerendo che alcune capacità latenti possano essere “sbloccate” da modificazioni neurologiche.

Questo aspetto ha portato neuroscienziati e psicologi a indagare le basi neurologiche della condizione, evidenziando il ruolo di una compensazione cerebrale che potrebbe spiegare la straordinaria specializzazione delle abilità nei savant.

Cause della Sindrome del Savant

Le cause di questa sindrome sono complesse e multifattoriali: è spesso associata a disturbi dello sviluppo, in particolare all’autismo, con circa il 10% delle persone autistiche che mostrano capacità savant.

Alcuni studiosi ritengono, inoltre, che tratti tipici dell’ASD, come l’attenzione ai dettagli e la predisposizione alla sistematizzazione, possano favorire lo sviluppo di tali abilità.

Altre ricerche indicano che anomalie nello sviluppo cerebrale siano centrali: lesioni o disfunzioni nell’emisfero sinistro possono portare a una compensazione da parte dell’emisfero destro, favorendo competenze visuo-spaziali e mnemoniche. Sono stati ipotizzati anche fattori genetici, sebbene non sia stato identificato un gene specifico. La maggiore prevalenza nei maschi suggerisce un possibile coinvolgimento degli ormoni sessuali nello sviluppo cerebrale.

Inoltre, la plasticità cerebrale potrebbe spiegare la sindrome, poiché il cervello è in grado di riorganizzarsi per compensare deficit, come dimostrato nei casi di savantismo acquisito dopo traumi cranici. Alcune teorie cognitive suggeriscono infine che le abilità savant emergano da un’elaborazione percettiva potenziata e da una memoria procedurale altamente sviluppata.

Caratteristiche della Savant Syndrome

Ma come capire se una persona ha la sindrome del saggio? Quest’ultima si manifesta con le seguenti caratteristiche:

  • Abilità eccezionali in uno o più ambiti specifici, come:
  • Musica (memoria musicale perfetta, capacità di suonare strumenti senza formazione).
  • Matematica (calcoli complessi eseguiti rapidamente).
  • Arte (disegno dettagliato e riproduzione fotografica).
  • Memoria prodigiosa (capacità di ricordare dettagli minuziosi, date e informazioni).
  • Compromissioni cognitive o dello sviluppo, spesso legate all’autismo o a danni cerebrali.
  • Iperfocus e ripetitività, con una tendenza a dedicarsi intensamente a un argomento o attività.
  • Difficoltà nelle competenze sociali e comunicative, che variano a seconda del livello di funzionamento della persona.
  • Savantismo congenito o acquisito, con alcune persone che sviluppano improvvisamente queste abilità dopo un trauma cranico.

La sindrome di Savant è una disabilità?

No, la Sindrome del Savant non è una disabilità, ma una condizione neurocognitiva. Una disabilità implica una compromissione funzionale che limita significativamente l’autonomia o la qualità della vita.

La Sindrome del Savant, invece, è caratterizzata dalla coesistenza di deficit cognitivi o dello sviluppo con abilità straordinarie in specifici ambiti. Sebbene molte persone savant abbiano disabilità sottostanti (come l’autismo o danni cerebrali), il savantismo in sé non è una limitazione, ma una manifestazione atipica del funzionamento cerebrale.

Cosa fare se si soffre di questa sindrome?

Se una persona ha la Sindrome del Savant, è importante trovare un modo per valorizzare le proprie abilità senza trascurare quelle che possono essere le difficoltà quotidiane.

Per sviluppare strategie pratiche e utili è consigliato lavorare con specialisti come neuropsicologici ed educatori, che possono fornire tutto il supporto necessario per rendere la vita dell’individuo molto più semplice.

L’ambiente e l’integrazione sociale sono fondamentali: sentirsi compresi e avere opportunità per esprimere il proprio talento permette di vivere con più serenità e sicurezza, trasformando le capacità speciali in risorse concrete per il futuro.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi