Le aziende produttrici di scooter elettrici stanno lanciando nuovi modelli a tre ruote destinati alle persone con disabilità a San Francisco.
Bonnie Lewkowicz, responsabile del programma “Access Northern California” presso il Bay Area Outreach and Recreation Program, che utilizza una sedia a rotelle, ha dichiarato: “Le persone con disabilità sono state spesso escluse dalle discussioni sul trasporto alternativo. Le modalità di trasporto per tutti gli altri sono aumentate e le nostre sono diminuite. Trenta anni dopo l’approvazione dell’American with Disabilities Act, le aziende dovrebbero distribuire prodotti progettati e funzionanti universalmente per un ampia casistica di persone”.
Come parte dei permessi concessi, la città di San Francisco ha richiesto alle aziende di introdurre modelli di scooter più accessibili entro il 15 gennaio, anche se c’è un dibattito sull’entità della domanda riguardante gli scooter modificati.
Le quattro società interessate si sono consultate con i gruppi di disabilità e stanno provando diversi modelli all’interno di un iniziale programma pilota. In alcuni scooter a due ruote sono stati aggiunti dei posti, in altri un’altra ruota, un sedile più largo e un manubrio con un cestino.
Lewkowicz ha aiutato a progettare programmi adattivi per biciclette nella Bay Area e ha lavorato con Jump sul suo nuovo modello di scooter. Lei e altri sostenitori hanno apprezzato la possibilità di offire un feedback; hanno però riconosciuto come sia difficile la progettazione di un veicolo modificato per le diverse disabilità. Mentre alcuni hanno affermato che i modelli proposti dovrebbero soddisfare le richieste, in altri casi ciò non è avvenuto, come quello che comprende un supporto per l’equilibrio, il quale renderebbe il manubrio troppo difficile da sostenere e non offrirebbe alcune opzioni, come uno scooter tandem per i non vedenti.
Maureen Decoste, direttore marketing di “Ability Now” a Oakland e che si è consultato con Lime, ha fatto testare i veicoli modificati al personale e ai membri della comunità che sono affetti da paralisi cerebrale. Purtroppo, alcune persone che li hanno provati hanno avuto problemi a bilanciarsi sulle due ruote e ad afferrare il manubrio.
Bryan Bashin, direttore esecutivo di “Lighthouse for the Blind and Visually Impaired”, ha dichiarato: “Nessuno dei circa 40.000 non vedenti e ipovedenti potrà ricevere benefici, ma solo dei pericoli. Non possono cavalcarli e quindi goderseli. Un paio di anni fa, avevo suggerito di creare la versione tandem di uno scooter, come le biciclette, ma sono rimasto deluso quando ho visto che i nuovi modelli non ne hanno tenuto conto. E se una compagnia di taxi o di autobus escludesse i non vedenti? C’è un chiaro problema di equità e di giustizia sociale. La tecnologia è ancora in ritardo”.