Una recente sentenza, per la precisazione la n. 24235/2016, è tornata a fare luce sul delicato tema degli ascensori e delle barriere architettoniche in un condominio. La sentenza in questione ha deliberato infatti che non è possibile costruire un’innovazione, come un ascensore, qualora questa comprometta l’utilizzo di un bene da parte anche di un solo condomino (nel caso di specie, un box garage).
Il diritto di proprietà quindi prevale sul diritto della persona disabile di effettuare interventi di abbattimento delle barriere architettoniche sull’edificio. Perciò non è possibile, ad esempio, far installare un ascensore volto a facilitare la mobilità di un condomino disabile qualora questa infrastruttura comprometta il diritto di proprietà di un’altra persona: il benessere del soggetto disabile, in pratica, non può bypassare alcune fondamenta del Codice Civile.
Il motivo per cui gli interventi mirati all’eliminazione delle barriere architettoniche non si possano effettuare senza il consenso di tutti i condomini, deriva dagli articoli 1120, 1121 e 1136 del Codice Civile, laddove i primi due riguardano le innovazioni, e l’ultimo riguarda invece la validità del voto assembleare. Anche la Corte di Cassazione, tempo fa, aveva ribadito le stesse ragioni emerse nella recente sentenza.
Del resto l’articolo 1120 del Codice Civile è molto chiaro in materia, poiché precisa: “I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell’art. 1136, possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all’uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni ma sono vietate le innovazioni: che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato; che ne alterino il decoro architettonico; che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino”.
Se siete intenzionati ad effettuare degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, quindi, fareste bene ad accertarvi di non recare danno o di non limitare i diritti di qualche altro condomino, altrimenti vi vedreste negare la possibilità di eseguire le opere. Anche se queste potrebbero aiutare voi stessi o un vostro caro a vivere meglio.