Cos’è l’assistente sessuale per disabili e cosa fa

L’assistente sessuale per disabili è un professionista formato e qualificato che assiste e guida le persone affette da qualunque tipo di disabilità nella scoperta e nell’esperienza del sesso e delle emozioni.

Questo vuol dire aiutare la persona disabile a scoprire il proprio corpo e le piacevoli sensazioni che può dare, per offrirgli il diritto di una vita sessuale attiva.

consulente sessuale

Per poter diventare assistenti sessuali bisogna seguire un iter di formazione tramite un percorso di studio che prevede temi sessuali, dal punto di vista teorico e psicologico.

Al termine del corso si diventa operatori specializzati come O.E.A.S a supporto delle persone disabili durante la sperimentazione della sessualità e dell’erotismo.

L’ assistente sessuale per disabili cosa fa?

Il compito dell’operatore sessuale non è quello di avere rapporti, ma di guidare la persona tramite un percorso educativo per aiutarla a conoscere il proprio corpo e gestire le emozioni e le reazioni in modo sano.

Questa figura è chiamata anche lovegiver, ed ecco cosa fa nel dettaglio:

  • Tramite il contatto fisico e la comunicazione, aiuta la persona con disabilità ad avere maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle sensazioni, offrendogli un ambiente sicuro e protetto dove esprimersi in libertà.
  • Guida la persona durante le attività di autoerotismo o esperienze sensoriali, aiutandola a scoprire le zone sensibili al piacere.
  • Aiuta la persona disabile a sviluppare relazioni sane e a comunicare desideri e bisogni.
  • Fornisce informazioni sulla prevenzione delle malattie sessuali trasmissibili e sul corretto utilizzo degli anticoncezionali.

Inoltre, collabora con psicologici, sessuologi e altre professionisti affinché la persona con disabilità viva la propria sessualità nel miglior modo possibile, in pace con se stessa.

Come aiuta il disabile durante il sesso

Durante l’incontro, l’assistente sessuale mette in atto una serie di comportamenti e pratica, dal massaggio al contatto fisico, per stimolare i centri cognitivi responsabili del piacere e condurre il disabile verso la nascita di emozioni sessuali, non solo meccaniche.

Sono ancora in tanti a pensare che le persone con disabilità siano asessuate o ad avere difficoltà ad associare il sesso e la disabilità, l’obiettivo dell’operatore sessuale è proprio quello di sfatare questo stereotipo e aiutarle a lasciarsi andare al piacere.

Durante il primo approccio, l’assistente sessuale aiuta il disabile a scoprire il proprio corpo in modo ludico, per aiutarlo a capire quali sono le zone di piacere e in cosa consiste la sessualità, senza provare vergogna.

Successivamente, l’aiuta a scoprire il corpo in modo relazionale, inducendolo a toccare le proprie parti per capirne la sensibilità.

Alla fine del percorso, il disabile può essere pronto a relazionarsi con altre persone e a condividere il sesso, oppure, semplicemente avere maggiore consapevolezza di sé e più autostima.

Quanto costa un assistente sessuale?

Il costo dell’assistente sessuale è variabile ma, in genere, si aggira tra i 50 e 90 euro ad incontro. Molto dipende anche dal tipo di supporto che il professionista dovrà dare alla persona con disabilità: attività autoerotiche, massaggi o contatti fisici.

Allo stato attuale non c’è una legge specifica che riconosce questo diritto ai disabili, pertanto, non è possibile fare richiesta delle prestazioni del professionista tramite l’ASL.

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