La paura di prendere decisioni: quando la vita si paralizza

La paura di decidere può diventare un vero e proprio limite per le persone che si trovano a vivere a questo problema, costantemente bloccati nell’incapacità di saper scegliere.

paura di prendere decisioni

Sappiamo che la vita ci mette ogni giorno davanti a delle decisioni che comportano delle scelte. Una persona che si mette in gioco lo fa scegliendo e prendendosi la responsabilità delle decisioni.

Ed è questa responsabilità che sta alla base della paura di decidere quale, tra le varie opportunità, è la migliore per la propria esistenza.

Per poter prendere una decisione bisogna essere in grado di gestire le proprie emozioni, in particolare, la paura, che ha diverse forme. Vediamo quali.

Paura di scegliere e sbagliare

La paura di sbagliare è la più frequente, la persona non riesce a prendere una decisione per il pensiero che questa possa rivelarsi un fallimento oppure diventare un errore irreparabile.

Questa paura porta l’individuo a rimandare le decisioni, sperando che le insicurezze spariscano da sole col tempo. La verità è che decidere non vuol dire non sbagliare e che l’errore è sempre un possibile esito della decisione.

I sintomi sono variabile: la persona può avere una costante indecisione, può metterci molto tempo ad agire e provare angoscia, ansia e non saper decidere al punto da bloccarsi e vivere attacchi di panico o episodi depressivi.

Paura di non essere all’altezza

Questa paura è legata all’autostima e all’idea che si ha di sé: quanto pensiamo di essere capaci di valutare le cose e le situazioni e sostenere il peso delle decisioni e dei loro effetti?

Questa forma di paura è spesso vissuta da persone che ricoprono ruoli di responsabilità, che cercano di dare il meglio e impegnarsi molto per dimostrare agli altri il proprio valore, in modo da dimostrarlo a sé stessi.

Si ottiene fiducia e stima e si alzano le aspettative altrui, oltre che le responsabilità, di conseguenza, ci si sente sottopressione e la paura può prendere il sopravvento.

Paura del giudizio

La paura del giudizio si manifesta quando bisogna prendere una decisione e comunicarla agli altri. Il problema risiede nel confronto e nell’esposizione al giudizio delle altre persone.

Questa paura si associata, spesso, a quella di parlare in pubblico, di sudare, arrossire, bloccarsi mentre si parla e/o alla fobia sociale.

Paura di non piacere

La paura di non piacere, o anche paura dell’impopolarità, è quando una persona ha il bisogno di essere amata e sentirsi apprezzata al punto da temere di perdere il consenso o l’apprezzamento altrui prendendo una decisione spiacevole.

Quali sono gli effetti della paura di decidere

Quando si ha paura, vengono attivate delle risposte fisiologiche come l’aumento del battito cardiaco e il ritmo del respiro. Reazioni che, se mantenute per un tempo più lungo della risposta immediata, generano ansia.

L’ansia è una risposta naturale che si attiva quando sentiamo una possibile minaccia, ma diventa patologica se perde la sua funzionalità portando al panico.

Quello che bisogna fare è intervenire sulla paura e renderla qualcosa che restituisce alla persona il senso di controllo della circostanza che lo spaventa e di sé.

Un altro effetto della paura di prendere decisioni è l’angoscia, ovvero un’aspettativa negativa verso eventi futuri, di cui si è certi si avrà una pessima conclusione senza possibilità di intervento.

La persona che si sente angosciato subisce una sorta di condanna verso qualcosa da cui non può sfuggire, vivendo in un’attesa tragica, che lo porta a vivere crisi depressive.

Una fonte di forte angoscia è quella di doversi assumere la responsabilità di prendere decisioni critiche. Quando la scelta non sembra essere la migliore, ma si è obbligati a decidere, si vive l’esito con forte angoscia.

Chi deve fare i conti con la paura di decidere vive anche una forte situazione di stress e tensione emotiva. Quando questa paura tiene bloccati per troppo a lungo o è particolarmente pesante, può produrre molti effetti spiacevoli come un improvviso crollo delle prestazioni e la comparsa di sintomi psicosomatici.

Alcune persone rispondono alla paura cercando di avere il controllo del processo decisionale, delle persone coinvolte e degli esiti futuri. Avere la sensazione di controllare tutto è un modo per sentirsi rassicurati, ma in realtà bisogna fare i conti con la consapevolezza che difficilmente è possibile avere il controllo totale di tutto.

E quindi, di fronte all’impossibilità di poterlo fare, la persona cerca di ridurre al minimo i rischi, bloccandosi in ragionamenti e tentativi di soluzioni che non portano a niente, fino alla perdita totale del controllo, una caratteristica tipica del disturbo ossessivo.

Come superare la paura di scegliere

La paura di scegliere, sbagliare, del giudizio e del non sentirsi all’altezza va compresa e gestita tramite strategie mirate, capaci di trasformarla da handicap a risorsa.

È importante rivolgersi a uno psicoterapeuta che potrà avviare un percorso mirato. Un approccio che porta a risultati e miglioramenti è la terapia breve strategica che, tramite la prescrizione di compiti specifici studiati in base al problema, mira a cambiare in tempi brevi il modo in cui la persona vive e percepisce la paura di decidere, insegnandogli a comprenderla e a gestirla.

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