Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza riguardo la pensione di reversibilità per un figlio disabile: quando spetta e in quale misura? Se il padre muore, l’assegno a chi spetta e cosa succede se la madre riprendere a lavorare?
L’assegno di reversibilità, in tal caso, tocca ancora al figlio inabile? Inoltre, la pensione viene integrata con un’altra pensione come superstite? Vediamo un po’ tutti i casi.
Pensione al figlio disabile dopo la morte del padre e della madre
Se il figlio è maggiorenne ma inabile al 100%, gli spetta la pensione di reversibilità del padre insieme alla madre, nella misura complessiva dell’80%, (madre 60% e figlio 20%), ma rispettando tutti i requisiti richiesti dal caso.
Il figlio titolare di pensione di inabilità civile e di indennità di accompagnamento ha diritto a ottenere la reversibilità senza riduzione dovuta al cumulo dei due trattamenti, poiché i figlio sono esclusi parzialmente dal divieto di cumulo.
La madre può ricevere la pensione di reversibilità senza limite pur lavorando, ma dovrà essere convivente col figlio. In ogni caso, i redditi annui non devono superare il limite di 23.345,79 euro, altrimenti verrà applicata la riduzione della pensione.
Il figlio disabile, dopo la morte della madre, può ricevere la seconda pensione ai superstiti purché risulti a carico del genitore.
Pensione ai superstiti: a chi spetta?
Vediamo un po’ più nel dettaglio a chi spetta la pensione ai superstiti in caso di scomparsa di un coniuge.
- Solo coniuge 60%;
- Coniuge e un figlio 80%;
- Coniuge con due o più figli 100%.
Il diritto a ricevere la pensione ai superstiti è concesso anche nei seguenti casi particolari: ai genitori ultra sessantacinquenni, qualora non vi siano figli, nipoti o coniugi e siano stati a carico al momento del decesso; ai nipoti minorenni, nel caso in cui i genitori non siano in grado di occuparsene al momento del decesso; ai fratelli e sorelle, a condizione che siano stati a carico e in assenza di figli, coniugi, genitori o nipoti.
Se manca il coniuge, le aliquote della reversibilità sono così suddivise:
- figlio: 70%
- due figli: 80%
- tre figli: 100%
- un genitore: 15%
- due genitori: 30%
Se il superstite che ottiene la pensione è titolare di altri redditi, l’assegno viene ridotto in percentuale, a seconda del reddito.
Al figlio inabile, la reversibilità spetta sempre
Quando un figlio con disabilità fa domanda per la pensione, è necessario che si sottoponga a un controllo medico presso la commissione medica del suo Ordine professionale, allo scopo di ottenere una certificazione ufficiale della sua invalidità per confermare l’inabilità al lavoro.
Le persone inabili sono quelle che si trovano “nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.” (art. 8, comma 1, Legge 222/1984).
Se il figlio è impiegato in attività lavorative considerate socialmente utili, ha diritto a ricevere la pensione a patto che il suo reddito annuo non ecceda il limite stabilito per gli invalidi totali, ciechi civili e sordomuti, che per l’anno 2024 è di 17.920,00 euro.
Per le procedure dettagliate su come fare domanda di pensione all’INPS e per informazioni sui limiti di reddito applicabili, è consigliabile consultare questa pagina, direttamente sul sito dell’ente.