Per promuovere i diritti e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità, è appena nato in Italia il “Disability Pride Network“, appartenente al “Disability Pride Italia”, organizzazione nata nel 2015 da un’idea di Carmelo Comisi e al contributo volontario di molti suoi amici.
L’associazione muove i primi passi in provincia di Ragusa e, grazie alla passione, alla volontà e alla tanta voglia di fare, diventa subito itinerante, arrivando prima a Palermo, poi a Napoli e infine a Roma. Proprio nella Capitale è diventato appuntamento annuale che rivendica la totale inclusione delle persone disabili nella vita sociale.
Purtroppo, a causa dell’epidemia di COVID-19 e il relativo distanziamento sociale, i diversi eventi previsti nel mese di giugno non si terranno come di consueto. Invece, i promotori stanno cercando di portare avanti un progetto di parata virtuale, probabilmente dopo l’estate oppure il 3 dicembre, data in cui si svolge la giornata internazionale delle persone con disabilità.
Per quanto riguarda il network, non è altro che una rete internazionale aperta e voluta da differenti realtà che hanno in comune valori e obiettivi. L’intento è quello di favorire una nuova modalità di vita, incoraggiare il confronto e valorizzare a 360 gradi le persone con disabilità.
All’interno del sito, è possibile accedere alla Carta Comune che, nella parte iniziale, recita queste parole: “Storicamente la disabilità è spesso stata stigmatizzata, ingenerando paura, suscitando vergogna. In molti contesti, ancora oggi si guarda alle persone con disabilità esclusivamente come soggetti fragili, trascurandone, invece, le potenzialità che potrebbero renderli, in grado di apportare un reale contributo all’interno della collettività”.
“Accogliere condizioni, situazioni ed esigenze differenti significa scardinare le coordinate che ancora oggi conducono all’esclusione delle persone considerate non conformi ai criteri di presunta normalità e facilmente esposte a situazioni di possibile multi-discriminazione in ragione delle loro condizioni biologiche, sociali e culturali. Il network si propone lo scopo di garantire e promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità, come ricorda la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.
Che le persone con disabilità vengano ancora discriminate ed escluse è un dato di fatto. Esistono nella società ma non partecipano. Per cambiare questo status quo, gli ostacoli che impediscono la piena inclusione andrebbero definitivamente rimossi. Soltanto in questo modo le persone disabili potranno usufruire dei pieni diritti.
Quanto detto non accade soltanto nei Paesi sottosviluppati. Nazioni che presentano un quadro normativo avanzato mostrano un atteggiamento paternalistico e assistenziale nei confronti delle persone disabili. Ciò è sintomo di scarsa cultura e considerano. Invece, il rinnovamento sociale deve necessariamente procedere verso tre direzioni: inclusione, esercizio dei diritti e empowerment.