Le persone anziane rappresentano un grande scrigno di tesori, sono il punto di riferimento imprescindibile all’interno di qualsiasi famiglia. Il motivo è presto detto: ci aiutano a guardare avanti e ad osservare ciò che accade con saggezza. E’ la vita stessa che ha reso queste persone mature ed esperte, perciò scegliamo di affidarci ai loro consigli e abbiamo sempre bisogno del loro sostegno. Quando un anziano diventa non autosufficiente le cose cambiano all’interno della quotidianità domestica. Queste persone, che vivono una vita fino a quel momento del tutto autonoma, hanno a loro volta necessità del nostro aiuto. Entrano in gioco molte valutazioni da fare, che sono anche di tipo economico.
Le alternative sono sostanzialmente due: mandare l’anziano in una casa di riposo oppure scegliere di farlo accudire a casa da una badante. Valutiamo i pro e i contro di queste scelte soffermandoci anche sui costi, iniziando ad esaminare l’opzione della Rsa. Qui il rischio è di spendere molto denaro (da 1800 a 2500 euro mensili circa), puntando a ottenere il miglior servizio. Risparmiare espone al pericolo che l’assistito venga trascurato, specie nelle strutture più grandi dove ci sono più persone. Inoltre il contatto umano qui viene assicurato solo in parte, dal momento che il rapporto della persona con il suo assistente non è mai uno-a-uno e dunque non c’è quell’attenzione puntuale che – anche a livello morale – è necessaria.
Le regole per impostare l’assistenza a casa
Sradicare la persona anziana dalle abitudini di sempre può comportare uno stravolgimento, che è bene evitare. In generale, è possibile affermare che la soluzione di gestire l’anziano non autosufficiente a casa propria, piuttosto che in una struttura, è quella preferita. Sia a livello psicologico che in fatto di costi, visto che una badante comporta una spesa decisamente inferiore rispetto a quella di un centro privato (si oscilla tra i 1100 e i 1500 euro). Inoltre, a seconda delle necessità, questa figura potrà essere inquadrata anche con contratto part-time dunque riducendo ancora la spesa.
La casa dell’anziano (o la propria, se già vive con il resto della famiglia) dovrà essere naturalmente attrezzata con alcuni comfort essenziali, per facilitarne i movimenti. Nel caso in cui la persona non sia in grado di sostenersi autonomamente in piedi – e sia obbligata nelle attività di routine a ricorrere alla carrozzina (o altri supporti) – sarà utile scegliere tra i sollevatori per disabili suggeriti su Regogoo.com, in modo da agevolarla nel momento di compiere il gesto di alzarsi.
Sempre tenendo presente che nelle stanze di casa serviranno poi alcuni accorgimenti di sicurezza generale: bisogna rimuovere per prima cosa i tappeti, avendo anche cura di eliminare o spostare definitivamente certi mobili che potrebbero risultare ingombranti. Riuscire a prendersi cura di quelle persone che si sono da sempre prese cura di noi non è banale e – specie all’inizio – non è semplice. Soprattutto quando si è coinvolti non solo su questo particolare fronte assistenziale ma ci si trovi anche ad accudire i figli che crescono. La ricerca di un nuovo equilibrio è l’elemento più importante da mettere a fuoco.