Si ritiene che la rampa sia stata inventata dagli antichi egizi, utilizzata per trasportare materiali durante la costruzione delle Piramidi. Tuttavia, anche gli antichi Greci costruirono una rampa pavimentata chiamata Diolkos, che veniva utilizzata per trascinare le navi attraverso l’istmo di Corinto, uno stretto ponte terrestre che collegava la penisola del Peloponneso con il resto della Grecia continentale.
Nel 1600, Galileo mostrò l’esperimento del piano inclinato come una delle prime grandi macchine semplici. Usò una semplice tavola che aveva una scanalatura al centro e vi fece rotolare sopra una pallina di metallo. Questo esperimento ha introdotto nuove idee sul movimento e condotto molti studi sull’accelerazione.
Nonostante queste prime idee, la rampa è diventata ufficialmente mezzo di supporto per le persone con disabilità 300 anni dopo. La famosa famiglia Vanderbilt stava costruendo il Grand Central Terminal di New York per gestire i binari elettrificati che avrebbero contribuito a ottimizzare il servizio ferroviario. Lo studio di architettura Reed & Stem con sede in Minnesota fu assunto per creare la prima stazione senza scale nel 1913.
Gli ingegneri costruirono delle rampe di simulazione su varie piste per esaminarne il grado ottimale a favore di tutte le tipologie di viaggiatori. Le persone con carrozzine, bagagli e sedie a rotelle arrivarono da tutto il mondo per utilizzare il Grand Central Terminal con facilità. In effetti, il presidente Franklin D. Roosevelt, che nascondeva la sua sedia a rotelle al pubblico, utilizzava una piattaforma segreta con un ascensore nel livello inferiore che lo portava direttamente nella suite presidenziale dell’Hotel Waldorf-Astoria. Anche se Roosevelt sostenne l’accessibilità per le persone disabili, non era disposto però a mostrare la sua.
La disabilità iniziò a normalizzarsi negli anni ‘40 e ‘50, quando molti veterani tornarono a casa dalle guerre con lesioni legate alla mobilità. Le persone iniziarono a notare che il mondo non era concepito per ospitare le sedie a rotelle. Negli anni ’60, il movimento per i diritti delle persone disabili prese piede ed iniziò a protestare affinché non venissero costruite le rampe.
Negli anni ’70, alle persone con disabilità era permesso partecipare alle riunioni, non potevano però parlare, almeno fino al 1980, quando ci fu una grande protesta e nacque “Disabled Peoples’ International”. Nel 1981, alla loro prima conferenza, dissero che la disabilità era più di una semplice condizione per essere curata dai normali medici. Si sono uniti per rivendicare l’autodeterminazione e l’autorappresentazione in modo da superare l’oppressione sociale che erano costretti ad affrontare. Nel 1986, la difesa dei diritti della disabilità è stata riconosciuta come area da finanziare ai sensi del “Disability Services Act” australiano e da allora le cose hanno lentamente iniziato a muoversi nella giusta direzione.
Tuttavia, l’accessibilità è ancora un punto controverso. Molti credono che la colpa sia dell’architetto svizzero Le Corbusier, che ha standardizzato il design creando una rampa con altezza e dimensioni medie chiamata “Le Modulor”. Intere città erano basate su queste rampe, la maggior non accessibili agli utenti su sedia a rotelle.