La donazione del midollo osseo è una procedura mediante la quale viene prelevata una porzione di midollo osseo da un donatore perfettamente in salute, che sarà poi trapiantata a un soggetto compatibile bisognoso, perché malato.
È una procedura sicura e un atto volontario che può salvare la vita delle persone. Ovviamente, non tutti possono farlo, è importante verificare la presenza dei requisiti e valutare i potenziali rischi per il donatore.
Come si dona il midollo osseo?
La donazione può avvenire tramite prelievo di sangue periferico oppure da prelievo di midollo “tradizionale”, ovvero, dalle ossa del bacino.
Nel caso della donazione con sangue periferico, al donatore viene somministrato, 5 giorni prima della donazione, un farmaco che stimola produzione delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro transito nel sangue.
Questo tipo di prelievo è indicata col termine medico di aferesi, ed impiega dei separatori cellulari. Il sangue prelevato dal braccio passa all’interno di un circuito sterile fino ad arrivare all’interno della centrifuga, dove la componente cellulare che serve per il trapianto viene isolata e raccolta in una sacca. Il resto ritorna nel braccio opposto del donatore.
La modalità nella sua forma più tradizionale consiste nel prelevare il midollo osseo dalle ossa del bacino. In questo caso, chi dona viene sottoposto ad anestesia generale o epidurale, in modo da sollevarlo dal possibile dolore della procedura.
Una procedura che dura circa 45-50 minuti e, dopo la quale, il donatore è tenuto sotto controllo per 24/48 ore per poi essere dimesso. Dovrà poi riposare per circa 4-5 giorni. Dopo il prelievo, il donatore avverte solo un leggero fastidio nella zona interessata.
Donazione midollo osseo requisiti
Per donare il midollo osseo bisogna essere in buona salute, avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, pesare almeno 50 kg e non essere stati affetti da malattie croniche a organi o apparati principali. Il sesso del donatore è indifferente.
Leggendo sul sito dell’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), si apprende che la disponibilità dei donatori è valida fino ai 55 anni di età.
Perché donare il midollo osseo?
La donazione del midollo osseo permette di eseguire il trapianto dello stesso o delle cellule staminali ematopoietiche.
Quest’ultimo è diventato una strategia terapeutica per trattare molte patologie importanti tra cui:
- Leucemia linfoblastica acuta e leucemia mieloide acuta;
- Linfomi di Hodgkin e non Hodgkin;
- Mielomi;
- Malattie congenite pediatriche;
- Malattie del sangue;
- Malattie autoimmuni;
- Tumori solidi.
Donazione midollo osseo: quali rischi?
I rischi legati alla donazione del midollo osseo sono principalmente correlati alla procedura chirurgica. Ogni volta che si esegue un intervento chirurgico, ci sono i rischi connessi all’anestesia totale, al sanguinamento e all’infezione.
Esiste anche quello legato alla procedura stessa, la quale potrebbe causare lesioni ai nervi e ai vasi sanguigni vicino al sito di prelievo del midollo, nonché danni alle ossa.
Dopo la donazione, la zona dell’anca potrebbe rimanere dolorante per una settimana o più. Molte persone donatrici hanno anche sofferto di dolori alla schiena per alcuni giorni, nonché affaticamento. Gli effetti collaterali dell’anestesia possono anche includere mal di gola e nausea.
Donazione midollo osseo: fa male? I dati
Secondo una recente statistica, il 2,4% delle persone che donano il midollo osseo presenta una grave complicazione. Pochissimi sono invece quelli che soffrono di complicazioni a lungo termine a causa della donazione.
In tutto il mondo, i ricercatori hanno esaminato oltre 27.000 persone che avevano donato il midollo osseo in 35 paesi. Si è verificato un solo decesso e 12 eventi gravi (principalmente legati al cuore) correlati alla donazione di midollo osseo.
