La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento che incide sulla capacità di comprendere e svolgere operazioni matematiche. Non è dettata da ritardi cognitivi o poca intelligenza, ma da una difficoltà nella comprensione dei concetti matematici di base, nella lettura e scrittura dei numeri, e nell’esecuzione dei calcoli.
Anche se la discalculia è una condizione permanente, con interventi e supporti adeguati, le persone che ne soffrono possono gestire le difficoltà e raggiungere successi accademici. La diagnosi precoce può fare la differenza, fornire supporto e interventi appropriati, può migliorare la qualità della vita.
Caratteristiche principali della discalculia
Come anticipato, questa condizione non è legata all’intelligenza generale, quindi una persona può avere un’intelligenza normale o superiore, ma incontrare difficoltà specifiche nel manipolare e comprendere i numeri.
Le caratteristiche principali della discalculia sono:
- Difficoltà nel riconoscere i numeri: problemi nel leggerli e scriverli correttamente. Ad esempio scrivere ‘6’ al posto di ‘9’.
- Problemi con le operazioni matematiche: non riuscire ad eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni. Avere difficoltà a memorizzare le tavole pitagoriche e fare calcoli a mente.
- Non comprendere la sequenza numerica: non riuscire ad ordinare i numeri in modo ascendente o discendente, oppure, non essere in grado di determinare quale quantità è maggiore o minore.
Tutte queste cose comportano una serie difficoltà all’interno dello svolgersi delle attività quotidiane, in particolare, relative a:
- Pianificazione, programmazione e puntualità.
- Riconoscimento delle cifre.
- Orario scolastico e scadenze.
- Lettura di orologi analogici.
- Memorizzare numeri, prezzi, numeri di telefono.
- Posizionamento dei valori.
- Dare o prendere in prestito.
- Conteggio all’indietro.
La discalculia può causare difficoltà a scuola o all’università e può eventualmente limitare alcune scelte di carriera una volta terminata l’istruzione scolastica.
Può anche ostacolare le attività quotidiane degli adulti come mantenere il budget, guidare o spostarsi, cucinare, effettuare lavori fai-da-te o di manutenzione della casa, conoscere gli orari dei treni, aiutare i propri figli a fare i compiti e altro ancora.
Sintomi della discalculia
Ogni persona può manifestare sintomi differenti della discalculia, ma ci sono alcuni segnali comuni che possono aiutare a riconoscere questo disturbo.
- Difficoltà a riconoscere i numeri;
- Confondere i numeri con altri o scriverli al contrario;
- Non riuscire a fare calcoli mentali;
- Non ricordare le sequenze numeriche;
- Difficoltà a comprendere concetti come quantità e ordine numerico.
Un altro sintomo da osservare è la presenza di ansia verso la matematica, che spesso causa un blocco mentale davanti a compiti matematici, anche semplici.
Discalculia e l’impatto sulla quotidianità
In tanti potrebbero pensare che la discalculia non rappresenta un enorme svantaggio, in quanto, ogni telefono moderno ha una calcolatrice e ogni terminale di un negozio può effettuare calcoli in modo autonomo.
In effetti, soltanto in casi estremi le persone che soffrono di discalculia possono non essere in grado di far fronte alle normali mansioni in un negozio.
Anche se un foglio di calcolo può essere configurato per eseguire i calcoli necessari, le persone con discalculia potrebbero perdere traccia dei numeri che stanno inserendo, ricopiare male le cifre o ripetere più volte una cifra o perderle completamente.
Oltre a richiedere tempo, copiare semplicemente un numero di telefono può rivelarsi molto stressante, con la persona interessata a controllare ripetutamente.
Tuttavia, possono essere utili le funzioni di copia e incolla di computer e telefoni, nonché la funzionalità di sintesi vocale.
Cause della discalculia
Le cause esatte della discalculia non sono ancora completamente chiarite, ma si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori genetici e differenze cerebrali nelle regioni coinvolte nel processamento numerico.
Alcuni studi indicano che le differenze nella quantità di materia grigia nel lobo parietale, in particolare nel solco intraparietale, possono contribuire a questa condizione.
Questo suggerisce che il modo in cui il cervello si sviluppa e si struttura può avere un impatto importante sulla capacità di gestione dei numeri e sul sapere svolgere le operazioni matematiche.
La discalculia può anche presentarsi insieme ad altre disabilità di apprendimento come la dislessia e l’ADHD, il che complica ulteriormente la diagnosi e l’intervento.
Diagnosi della discalculia
Se si sospetta la presenza di discalculia, bisogna rivolgerti a un professionista che valuti le capacità matematiche rispetto alle aspettative per età e grado scolastico.
La diagnosi di discalculia avviene generalmente al completamento del terzo anno di scuola primaria, attraverso test specifici e standardizzati che escludono deficit neurologici, cognitivi, emotivi e relazionali.
Si procede con:
- Analisi della storia accademica e medica;
- Test standardizzati per valutare la capacità di leggere, scrivere e riconoscere i numeri, calcolare, comprendere l’ordine di grandezza, effettuare calcoli progressivi e risolvere problemi matematici.
- Esami delle abilità cognitive legate al movimento, alla memoria, alle competenze spaziali e al linguaggio.
In Italia, la diagnosi può essere effettuata nei centri UONPIA o in centri privati convenzionati con il servizio sanitario nazionale.
Trattamento della discalculia
Ricordiamo che la legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la discalculia, la disgrafia, la dislessia e la disortografia come disturbi specifici dell’apprendimento, e garantisce il diritto allo studio tramite esercizi funzionali, strumenti compensativi e dispensazioni.
Ai bambini che hanno questa malattia possono essere insegnati i benefici dell’autopromozione, interessandosi alle loro condizioni e senza aver paura di parlarne, spiegandogli che possono esserci molti talenti in corso dentro di loro. Naturalmente, può essere utile l’insegnamento extra della matematica.
È molto importante la collaborazione tra istituzioni scolastiche e famiglia. Ad esempio, la presenza di uno psicologo nelle scuole può essere un grande aiuto per i bambini/ragazzi che provano disagio rispetto al contesto.
Ci sono alcune strategie didattiche che possono essere messe in atto, ad esempio, l’uso di monete, blocchi e puzzle per insegnare concetti matematici in modo tangibile.
Ma anche, l’impiego di tecnologie come calcolatrici e software educativi per facilitare significativamente l’apprendimento, e l’utilizzo di esercizi e app per aiutare i bambini a memorizzare le tavole di moltiplicazione e migliorare la fluidità nei calcoli.
L’importante è creare un ambiente dove le differenze sono comprese e accettate, per aiutare lo studente a ridurre lo stress e l’ansia e a migliorare la propria autostima.