Le tecnologie assistive, comprese quelle basate sull’intelligenza artificiale, possono svolgere un ruolo importante nel plasmare il modo in cui le persone con disabilità sono in grado di muoversi nelle attività quotidiane. Tuttavia, ciò che può sembrare una buona idea per un ingegnere potrebbe non essere una realtà di fatto quando una persona con disabilità cerca di utilizzare la tecnologia.
Prossimamente, all’Università del Texas di Arlington scienziati informatici e facoltà associate agli studi sulla disabilità dei minori del College of Liberal Arts creeranno un programma di tecnologia assistiva a livello di campus che insegnerà agli studenti universitari, in particolare alle minoranze, alle studentesse e alle persone con disabilità, come progettare tecnologie assistive per aiutare a ridurre gli ostacoli a cui vanno incontro le persone con disabilità.
Capo del programma è Ishfaq Ahmad, professore nel dipartimento di informatica e ingegneria, coadiuvato da Sarah Rose, professore associato di storia e direttore degli studi sulla disabilità minorile, da Julienne Greer, assistente professore di arti teatrali, da Manfred Huber, professore di informatica e ingegneria e da Vassilis Athitsos, professore associato di informatica e ingegneria.
Rose ha dichiarato: “Siamo entusiasti di questa borsa di studio perché darà agli studenti un’esperienza di ricerca mentre acquisiscono una comprensione più profonda delle barriere incontrate dalle persone con disabilità e sul valore del design universale, oltre che sulla progettazione di una vasta gamma di nuove abilità. I partecipanti riceveranno un feedback importante su quelle cose che possono migliorare la vita”.
Molte volte, la tecnologia assistiva per le persone con disabilità è costosa e non realmente utile. Gli studenti in questo programma acquisiranno una comprensione della necessità di più elementi pratici che potrebbero essere utili in un ambiente di apprendimento, così come nella vita di tutti i giorni.
Ad esempio, le sedie a rotelle sportive utilizzate dalle squadre di pallacanestro costano tra i 3.000 ed i 5.000 dollari. Questo costo impedisce alla maggior parte dei distretti scolastici di offrire ai disabili la possibilità di praticare lo sport. Un altro esempio è un esoscheletro destinato ad aiutare a camminare una persona con una lesione del midollo spinale, ma ha un costo che va ben oltre le possibilità della maggior parte delle persone.
La borsa di studio porterà otto studenti all’anno al campus dell’UTA per una sessione estiva di 10 settimane in cui impareranno le competenze sulla ricerca e i concetti di base degli studi sulla disabilità, lavorando appunto sulle tecnologie assistive. Gli studenti sceglieranno progetti di ricerca in aree come la conversione della lingua dei segni americana con le parole, le interazioni uomo-macchina e rendendo le scienze umanistiche digitali accessibili. Impareranno come eseguire ricerche ed a ottenere un contesto specifico sulle persone con disabilità, in parte aiutati dalle stesse.